
«L’ attività chirurgica programmata non è soppressa ma segue uno specifico percorso, dove la priorità degli interventi viene concordata tra i diversi specialisti, anche in considerazione del fatto che una loro riduzione, nei mesi estivi, è fisiologica e statisticamente accertata, come accade in tutti gli ospedali, non solo toscani». Luca Carneglia, direttore dell’ ospedale, risponde così in merito alla disattivazione dei posti letto nei mesi estivi e sottolinea che nulla è cambiato rispetto agli anni precedenti, dal 2012 ad oggi. Secondo Carneglia non si è mai verificata alcuna carenza di posti letto rispetto alle esigenze dei pazienti. E d’ altra parte non potrebbe essere altrimenti, considerato che gli interventi programmati vengono effettuati sulla base dei posti liberi… E se i posti liberi non ci sono, i pazienti non vengono convocati. Carneglia sottolinea anche che «nel modello organizzativo delle degenze adottato al 6° padiglione assume un ruolo centrale la valutazione collegiale che valuta le effettive priorità delle diverse specialistiche e non solo di una. Infatti, il modello per intensità di cure non prevede posti assegnati ad un primario ma i letti sono disponibili per tutte le specialità chirurgiche». Il direttore dell’ ospedale casomai evidenzia che «gli interventi chirurgici per tutte le specialistiche, nei primi 5 mesi del 2017, sono aumentati del 17%, l’ aumento più alto di tutta l’ Asl, come sono aumentate le ore di utilizzo delle sale operatorie». Un dato assolutamente positivo, che però si riferisce al periodo gennaiomaggio. Cioè all’ inverno, prima dei tagli estivi.
Fonte: Il Tirreno