
Niente racconta meglio dei numeri nudi e crudi cosa rappresenta per la collettività un servizio come quello gestito dalla centrale operativa del 118: nel mese e mezzo di attività del nuovo polo livornese-pisano (dal 15 febbraio a fine marzo) si sono contati in tutto qualcosa come 9.828 interventi, il 27% dei quali (cioè 2.665) con medico. Da suddividere così: 1.872 catalogati come “codice rosso”, cioè massima gravità; 5.638 come “codice giallo”, 2.169 come “codice verde” e 148 come “codice bianco”. Ma in questi casi il numero complessivo è solo un parametri del servizio. Ce n’ è un altro, ed è ancor più importante perché mette sotto la lente la tempestività e la rapidità dell’ intervento: in media fra l’ allarme e il soccorso effettivo sul posto è passato poco più di un quarto d’ ora (15 minuti e 23 secondi). Nell’ area livornese le cose sono andate un po’ meglio: il tempo di “reazione” è stato di 14 minuti e 7 secondi mentre in territorio pisano ci si è attestati in media sui 16 minuti e 37 secondi. Il motivo di questa differenza? Dal quartier generale dell’ Asl Toscana Nord Ovest si sottolinea che i tempi di percorrenza più lunghi derivano principalmente dalla «maggior complessità territoriali di zone come le colline della Val d’ Era o l’ Alta Val di Cecina». Queste cifre alle quali andrebbero aggiunti i 21.833 trasporti cosiddetti “ex ordinari” sono state messe nero su bianco ieri mattina in occasione del formale taglio del nastro della nuova centrale operativa del 118 che raggruppa a Livorno anche quella che copre il territorio di Pisa da parte dell’ assessore regionale Stefania Saccardi insieme al direttore generale della maxiAsl Toscana Nord Ovest Maria Teresa De Lauretis e al coordinatore della centrale operativa del 118 Paolo Tognarelli. L’ assessore regionale ha rivendicato la decisione di passare da sei a tre centrali operative: «Non è un’ operazione banale, ma i risultati stanno evidenziando la bontà di questa scelta». Poi ha ammesso: «Certo, ci vuole un po’ di tempo per riorganizzare un sistema complesso come questo, però il fatto di uniformare protocolli prima diversi da territorio a territorio significa dare a tutti i cittadini le stesse opportunità di cura, in qualsiasi parte della Toscana essi vivano». Per Saccardi il 118 è «un servizio strategico, che a volte risponde anche ad un bisogno sociale della popolazione». È un tassello fondamentale della sanità perché nelle situazioni di emergenza quelle in cui la rapidità del soccorso e dell’ accesso a cure complicate come quelle che, ad esempio, può offrire solo un ospedale il tempo diventa decisivo per garantire davvero il diritto alla salute o quantomeno alla migliore assistenza possibile di fronte a quel problema sanitario. «Per questo motivo ha tenuto a sottolineare l’ assessore con il tavolo di coordinamento delle associazioni di volontariato stiamo lavorando per migliorare sempre di più il sistema di emergenza urgenza della nostra regione”. Saccardi ha ricordato che «qui è stato fatto un lavoro importante». A tal riguardo, ha ringraziato «il personale dell’ Asl Toscana nord ovest e le associazioni di volontariato che operano sui territori di Livorno e Pisa, che svolgono un ruolo fondamentale, sempre insieme alle istituzioni».
Fonte: Il Tirreno Pisa