
I vertici dell’Asl rispondono ad alcune associazioni di volontariato che due giorni fa si erano rivolte a Il Tirreno per denunciare ritardi e promesse non mantenute nella ridefinizione della rete dell’emergenza-urgenza della Asl sud est.
«Il progetto di riorganizzazione scrive l’azienda prosegue come previsto e comunicato a suo tempo ai nostri interlocutori. Siamo semplicemente in attesa dell’approvazione di linee guida regionali, che avverrà a breve da parte della commissione consiliare regionale permanente sulla emergenzaurgenza, che si riunirà il 17 febbraio. In quella data verranno dettagliate le linee di indirizzo cui le Aziende dovranno uniformarsi nei piani di riorganizzazione delle rispettive reti. Dopodiché porteremo a compimento quanto annunciato fin da novembre 2016». Il direttore del dipartimento di emergenzaurgenza Massimo Mandò è chiaro sui tempi di attuazione del nuovo piano per il 118 e la rete del soccorso che riguarda il territorio provinciale di Grosseto: «Dalla riunione della Commissione permanente spiega usciranno le linee di indirizzo regionali, che, peraltro, sono quelle anticipate nel nostro programma di riorganizzazione. Tant’è che la provincia di Grosseto sarà la prima in Toscana, insieme a quella di Livorno, a sperimentare il nuovo sistema organizzativo. In questo momento non possiamo prescindere dalle decisioni che verranno assunte dalla Commissione e dalle indicazioni a cui le Aziende dovranno attenersi, compresi gli aspetti legati alla collaborazione con il volontariato». E proprio sui rapporti con le associazioni interviene il direttore generale Enrico Desideri, ricordando come siano sempre stati improntati alla massima collaborazione. «Il ruolo del volontariato è fondamentale in tutti i settori di intervento dell’Azienda sanitaria spiega Desideri e rappresenta spesso il punto di contatto privilegiato con la comunità. Il nostro obiettivo è continuare a lavorare insieme, come avvenuto finora, per garantire servizi sempre migliori e rispondenti ai bisogni dei nostri assistiti, per il bene dei cittadini».
Fonte: Il Tirreno Grosseto